Per eseguire questo esercizio, porta il bacino in antipressione (antiversione) e posiziona le braccia a 90° con le spalle.
Da qui inizia il movimento alternato:
Solleva un gomito verso l’alto, ruotando il palmo verso il cielo e aprendo bene la mano. Spingi con decisione verso il basso con l’altro braccio. Conta lentamente: 1, 2, 3.
Cambia lato, portando in alto l’altro gomito e invertendo la spinta. Senti l’allungamento nella parte anteriore e la contrazione nella parte posteriore.
Poi porta entrambe le mani verso l’alto, aprendo bene il torace, mantieni qualche secondo e scendi lentamente verso il basso.
Questo movimento coinvolge spalle, gomiti e polsi, aprendo la gabbia toracica e liberando tensioni in tutto il cingolo scapolare.
Puoi anche lavorare con piccoli movimenti dei polsi durante la posizione per sciogliere gli avambracci e le mani.
Obiettivo
Riattivare la mobilità del cingolo scapolare, migliorare la postura delle spalle e sciogliere le tensioni accumulate nelle braccia e negli avambracci.
Benefici
Migliora la mobilità di spalle, gomiti e polsi
Riduce le tensioni di chi lavora molte ore al computer
Aiuta chi utilizza spesso le mani in lavori manuali (trapano, chiavi, attrezzi)
Favorisce l’apertura toracica e la respirazione profonda
Rinforza e stabilizza la muscolatura scapolare
Metodo di riferimento
Esercizio ispirato al Metodo Corpo e Coscienza, in particolare alla sequenza “Yoga Taista”, dedicata alla percezione e all’apertura del torace.
🧍♂️ Esercizio 3 – Flesso-estensione e movimento di spinta-trazione
Questo è il terzo esercizio del percorso per migliorare la nostra postura.
È tratto dalle metodiche posturali ed è la combinazione di due movimenti fondamentali:
la flesso-estensione della schiena
e il movimento di spinta e trazione delle braccia.
A prima vista può sembrare semplice, ma in realtà è molto importante per chi trascorre molte ore seduto, per chi vuole recuperare mobilità o preparare il corpo all’allenamento.
La mobilità è una componente essenziale del recupero: migliora la circolazione, previene i dolori e prepara il corpo al movimento.
Durante l’esercizio andiamo a:
Contrarre la catena postero-mediale (muscoli posteriori della schiena, secondo il metodo GDS) portando le braccia indietro e aprendo il torace.
Allungare la catena antero-mediale, composta da addominali e pettorali, quando spingiamo in avanti e arrotondiamo la schiena.
In pratica:
Inspira e estendi la schiena, aprendo il petto e portando le mani indietro.
Espira e flettila in avanti, arrotondando dolcemente la colonna e spingendo le mani in avanti.
Ripeti il movimento più volte, lentamente, per percepire l’alternanza tra contrazione e allungamento.
Poi, una volta appreso, puoi anche eseguirlo più velocemente, come gesto dinamico di risveglio o pausa attiva.
Puoi immaginare di tirare una corda verso di te e poi spingerla via: questo coinvolge polsi, gomiti, spalle e scapole, migliorando la coordinazione globale del tronco superiore.
L’obiettivo è allenare la memoria del corpo: ripetendo questi movimenti ogni giorno, magari sempre nello stesso momento e nello stesso luogo, diventano parte naturale della tua routine posturale.
Eccoci al secondo esercizio per la nostra postura, ispirato alla metodica Corpo e Coscienza.
In questo esercizio impariamo a riattivare i tricipiti e il gran dorsale, due muscoli fondamentali per aprire le spalle e sostenere la postura.
Partiamo dal bacino, imparando a muoverlo in antiversione e retroversione per ritrovare il suo equilibrio naturale.
Da qui, appoggiamo le mani sullo sgabello, spingiamo leggermente verso il basso ed estendiamo il gomito per attivare i tricipiti. Inspirando, apriamo il torace e stiriamo la parte anteriore del corpo — pettorali, spalle e catene anteriori.
👉 È importante procedere lentamente, soprattutto se la postura è molto chiusa, per evitare tensioni o reazioni vagali.
👉 Durante l’esercizio, concentrati su tre punti chiave:
Estensione del gomito e attivazione dei tricipiti.
Scapole verso il basso e indietro, per sostenere l’apertura toracica.
Spinta dei piedi verso terra, per attivare glutei, quadricipiti e dorsali.
In questo modo impariamo a scaricare le tensioni verso il basso, stabilizzando la postura e attivando il sistema dorsale — quello che ci dà la famosa “schiena a V” e una sensazione di sostegno profondo.
Praticandolo ogni giorno per pochi secondi, questo esercizio diventa una nuova abitudine posturale, semplice e naturale.